Ci siamo andati per curiosità. Sandro Lazier ed io siamo molto curiosi.L’Ordine degli architetti di Milano ha invitato i suoi iscritti -e non- a dibattere sul rapporto tra le vecchie e nuove metodologie di diffusione dell’architettura attraverso i media. Interessante, sulla carta.E’ un argomento di grande attualità, che dovrebbe interessare tutti i professionisti – almeno…
(Continua)
Autore: Paolo G. L. Ferrara
Dopo Frey, Hempel, Sedlmayr, Zevi, anche Paolo Portoghesi ha contribuito alla fortuna critica e all’importanza che Borromini ha assunto nel corso del XX secolo.Nel volume “Borromini nella cultura europea”, lo storico romano evidenziò la fecondità dell’opera di Borromini, sino a sottolineare come “…contro le sue stesse intenzioni di allargamento dell’ortodossia classica, la polemica borrominiana finisce…
(Continua)
Luci della ribalta
Luca Beltrami se la ride, sicuramente. Ovunque egli sia, se la ride.Il suo falso architettonico, invece di essere considerato, in nome della decenza storica, per quel che è, diviene tema di dibattito che coinvolge intellettuali di ogni genere. Milano, grigia e noiosa, s’infervora alle falde del Castello Sforzesco.Milano, presunta capitale morale d’Italia, centro di cultura,…
(Continua)
E’ destino di pochi mortali finire su enciclopedie e dizionari. I motivi possono essere i più disparati, anche quelli meno nobili.Quando si scrive un dizionario sugli architetti, il risultato non è sempre frutto di analisi obiettive. Nella maggior parte dei casi, sono gli autori a dettare la linea di pensiero che il dizionario dovrà avere,…
(Continua)
Sedotta e abbandonata
Gente che -da sempre- convive con la cultura del “non finito”, da intendere però tutt’altro che in senso michelangiolesco. Gente dell’Italia meridionale.Il non finito meridionale è sconcertante perché è come se “finito” lo fosse, nel senso che ci si abitua a convivere con le costruzioni abbandonate. Non è importante che siano costruzioni spontanee o architetture…
(Continua)
Liquidando Gehry
Inevitabile che, da chi ci ha abituato a meravigliarci, ci si aspetti sempre di più. Inevitabile che si possano avere delle delusioni allorché qualcosa non ci soddisfa in rapporto all’attesa.Massimiliano Fuksas individua la mancanza della “sorpresa” – peculiare in Gehry- nell’ultima opera realizzata dall’architetto canadese.La costruzione del Der Neue Zollhof a Dusseldorf (D), denota –…
(Continua)
Umiliati e offesi
Cari colleghi architetti, siamo tutti tangentari, almeno nell’immaginario collettivo dei milanesi.La notizia arriva da Mario Botta, intervistato da Pierluigi Panza – per il Corriere della Sera (01.02.2001)- il quale, in questi termini, sintetizza le frasi dell’architetto svizzero.Mario Botta è perentorio: “Dopo l’età dei Terragni, dei Ponti e dei Moretti, Milano è diventato terreno ostile agli…
(Continua)
La sensazione è in chiunque s’interessi seriamente di architettura.Sensazione – finalmente!- di libertà d’espressione, senza dovere necessariamente prestare il fianco agli attacchi sui “come” ed i “perché” della legittimità delle nuove poetiche architettoniche.Nuove poetiche che non sono nate dal nulla -da una ipotetica tabula rasa- ma sono figlie dirette della crisi della modernità, del suo…
(Continua)
Il silenzio degli innocenti
Agrigento e i suoi Templi. Punto di vista dal mare verso la città: dove sono i templi? Il fondale della nuova Agrigento sovrasta il tempio di Giunone & C.Altra prospettiva, dalla nuova Agrigento verso il mare: assoluta bellezza dei templi che si stagliano sul costolone che prelude al mare.Quello da Agrigento verso il mare è…
(Continua)
A ciascuno il suo
Tempo addietro, leggendo l’editoriale della rivista “Il Progetto” -n°2-, avevo sottolineato, a mia memoria, la frase “…L’informatica capovolge l’imperativo della conservazione, delle resistenze e dell’egoismo. Implica l’apertura, lo spendersi di strutture sensibili in grado di captare e trasmettere i messaggi dell’ambiente”.Arrivando alla conclusione della lettura ho voluto evidenziare, sempre a mia memoria, quello che può…
(Continua)