Con grande tristezza la redazione di antiTHeSi dà notizia della improvvisa morte di Giannino Cusano, collaboratore del giornale in veste di autore e commentatore. Personalità ricca, generosa, umanamente attenta e intimamente colta ha sempre partecipato con passione e competenza a dibattiti e discussioni che egli stesso ha contribuito a generare e sostenere con intelligenza, coraggio e, soprattutto, entusiasmo.
Gli siamo debitori di molte pagine scritte con il fervore della partecipazione; gli siamo debitori di un’infinità di riferimenti, rimandi e citazioni che testimoniano della sua profonda conoscenza.
Per questa ragione, al fine di conservare il pensiero di Giannino, oltre la memoria, lasceremo il link in prima pagina al suo sito internet personale, con l’aggiunta del riferimento al ricco commentario che in questi anni lo ha visto protagonista del nostro giornale. Siamo vicini alla famiglia e a chi gli ha voluto bene. Con sofferenza, sincera.
Grazie Giannino.
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Tutti i commenti di Giannino Cusano
Tratto da: Giannino Cusano – La finestra e la comunicazione architettonica – Edizioni Dedalo
La finestra non é un semplice «buco nel muro», ma uno strumento linguistico fondamentale in due sensi: a) configura e vitalizza lo spazio quantificandone e qualificandone la luce; b) segnala nel volume e sulle superfici le funzioni interne dell’edificio. Dal Medioevo al barocco, dal razionalismo all’espressionismo, da Wright a Le Corbusier e Mendelsohn, la finestra comunica l’intero dramma architettonico. Taglia e cuce, levita o appesantisce, squarcia o morde il masso costruito, media o rende più dissonante il rapporto tra pieni e vuoti. In sostanza, una finestra offre la carta d’identità di un architetto e di un costume urbano, fornendo un mezzo diretto per «leggere» l’architettura.
(La redazione – 19/7/2010)