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Un aspetto teorico

Credo che l’eccezionalità dopo Abatantuono (eccezunualeveramente!!!) in ultimo venga additata al dovuto fenomeno ripetibile del nuovo come se far lo strano appaghi la normalità così pensiline con permanenti(http://architettura.supereva.com/lanterna/20070220/index.htm) muri volanti e gabbie e voliere per angeli/uomini… insomma più che ricerca tutt’altro che architettura e tanti sconfinamenti che tracimano tutto il dicibile…questo accade nella pittura scultura…nella metafora dell’alibi dei new materiali& tecnologie…
Ma questo scarto è limitato. C’è. Ad un sapere condizionato dove si pone L’etica dell’educare In una Società dello Spettacolo l’architettura si sublima nella forma dei “giovani delle colonne in 3D” … ormai anche Acconci dopo Delon & Armani progetta se questo è meglio l’altra faccia della luna una architettura più democratica (dimenticata) comprensibile etica e non solo al servizio del sistema ma della collettività e della città come polis (su questo le falangi del tutto è bello e concettuale pensiamo di donargli dei condomini dormitorio periferici come residenza effettiva forse un nuovo mercato potrebbe muoversi) l’aspetto teorico è concettuale tra metodo/i e strumenti il rigore del senso
del progetto che sempre più si sta perdendo in un onirico inseguimento tra “grande fratello” e“cantagiro”.
Tempi fa, da Mumford a Bookin, indicavano le dimensioni e la comunità come….possibile via dalla città all’architettura. Sguardi laterali (non ribaltamenti e piazzamenti duchampiani) ma teorie alla De Bono il pensiero laterale per osservare e misurare le stesse cose solo da un altro sguardo come ripropone la pittura citazioni
tipo Manritte osservazioni di realtà ed ancora è significativa la ricerca/teorica nel fare così Walter Di Giusto indaga luoghi di paesaggi italiani dipinti dilatando lo sguardo in spazialità riscoperte.
Questo e le partiture delle tessiture sovrapposte dalla storia per il nostro paesaggio costituiscono il presupposto di ogni progetto…


ps.
la lista elaborata dall’UNESCO definisce che il nostro paese detiene il maggior patrimonio culturale del mondo…



(Brunetto De Batté – 27/2/2007)

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